TITLE / TITOLO: 2014 Sweet Memories/ Lampadari abbigliati
YEAR / ANNO: 2014
PLACE / LUOGO: Malta
2014 Sweet Memories
Strolling in Valletta I came across a group of construction workers that were heartily arguing. A house by the harbour was scheduled to be demolished that same morning and they couldn’t agree on what to do with some abandoned furniture. The person who lived there had died a few months earlier and most of his stuff was still in place, as the heirs couldn’t care less.
I asked if I could have a look and indeed rubbish it was, but still there lingered a sense of place: undeniably someone had spent his existence there.
I entered a negotiation and for petty cash it was agreed that they would initiate the demolition by tearing down the street facade, preserving the front room, as far as the building structure would allow it.
The result revealed details I hadn’t expected, such as the liquor bottles still in the cupboard.
Such an intimist view would be incompatible with Gordon Matta-Clark’s work, but I can’t deny he came to my mind, while the “controlled” demolition was underway.
2014 Dolci ricordi
Passeggiando a La Valletta mi sono imbattuto in un gruppo di operai edili che discutevano animatamente. Una casa vicino al porto doveva essere demolita quella mattina stessa e non riuscivano a mettersi d’accordo su cosa fare di alcuni mobili abbandonati. La persona che viveva lì era deceduta da qualche mese e la maggior parte delle sue cose era ancora sul posto, dato che gli eredi non erano minimamente interessati.
Ho chiesto se potevo dare un’occhiata e in effetti non c’era altro che ciarpame; tuttavia sopravviveva ancora un senso del luogo: innegabilmente qualcuno aveva trascorso lì una parte della sua esistenza.
Dopo una breve negoziazione, fu convenuto che in cambio di pochi soldi avrebbero iniziato la demolizione abbattendo la sola facciata, conservando intatta, nei limiti in cui la struttura dell’edificio lo consentiva, la stanza che si affaccia verso strada.
Il risultato ha rivelato dettagli che non mi aspettavo, come delle bottiglie di liquore ancora nell’armadio.
Una visione così intimista sarebbe incompatibile con le opere di Gordon Matta-Clark, ma non posso negare che mi sia venuto in mente, mentre era in corso questa demolizione “controllata”.